🎲 Introduzione
Il “modello agenzia” non funziona
Scadenze. Richieste di cambiamento in corso d’opera. Liste di to-do che sembrano infinite. E poi devi vendere nuovi progetti, ma se non hai finito quelli aperti chi ci lavora? E allora le cose non vanno, in azienda nessuno è contento. Dimissioni in arrivo. I clienti, poi, iniziano a telefonare con tono serio, e vien da dire “fare agenzia non dovrebbe essere così difficile”.
Infatti, non dovrebbe esserlo. Anzi, adottando le giuste misure è un mestiere che può dare grandi soddisfazioni e diventare addirittura divertente. Se c’è una cosa che abbiamo imparato, nella prima dozzina d’anni di vita di Moze, è questa: invertire la rotta. Fare meno cose, ma fatte meglio. Evitare come la peste la complessità, scegliendo invece le cose giuste, semplici, lineari.
Quando siamo partiti, ci dicevano che “fare agenzia” voleva dire prendere un sacco di lavoro, tenere duro, purtroppo anche sottopagare le persone, avere il pelo sullo stomaco con i clienti. Dopo i primi fallimenti, abbiamo deciso che quella vita non faceva per noi. Abbiamo rifiutato il classico “modello agenzia”, abbiamo iniziato a cambiare il nostro modo di lavorare, basandoci su principi differenti.